Ora passiamo alla recensione...
TRAMA
Laure, 10 anni, é appena arrivata in un nuovo quartiere di Parigi con i genitori e la sorella più piccola, Jeanne. Un po’ per gioco, un po’ per realizzare un sogno segreto, Laure decide di presentarsi ai nuovi amici come fosse un maschio, Mickaël: il modo in cui si veste e si pettina, l’impeto con cui si azzuffa e gioca a calcio, non sembrano lasciar dubbi sulla sua identità e Mickaël è accettato nella comitiva. L’inizio della scuola però è dietro l'angolo e il gioco dei travestimenti si complica, tanto più che i genitori sono all’oscuro di tutto e Laure/Mickaël ha stretto un legame speciale con la coetanea Lisa...
RECENSIONE
Domenica sono andata al cinema a vedere questo film ed è stato molto bello... peccato che, sebbene sia uscito nelle sale il 07 Ottobre, a Verona è già sparito, spero lo rimettano da qualche parte...
Tratta di una bambina di 10 anni, Laure, che, appena trasferitasi in una nuova città, decide di presentarsi a un gruppo di coetanei come un ragazzo, Mickaël. All'inizio tutto sembra funzionare, trovandosi anche una "fidanzatina" a cui darà il primo bacio. Poi, un giorno, la madre di uno dei suoi nuovi amici va a bussare alla porta di Laure/Mickaël perchè il figlio è stato pestato, così i genitori scoprono di questa "finzione" e la madre lo costringe a raccontare a tutti la verità sulla sua identità...
Innanzitutto devo dire che il film è stato semplice ed essenziale: nessun effetto speciale, location e musiche limitate e scenografia realistica. Ciò, secondo me, ha contribuito a coinvolgere lo spettatore nella storia, a renderla più viva, discostandosi dalle tante "americanate" che dilagano nei cinema, dove si punta tutto sugli effetti (fuori campo, sonori, scenografici, ecc.).
Un pò tutti i personaggi mi sono piaciuti, anche se il mio preferito è stato Mickaël, soprattutto quando, in camera sua, svolgeva i preparativi per uscire con il nuovo gruppo di coetanei, cercando quindi di nascondere le sue parti prettamente femminili. Devo dire che l'attrice ha ricoperto bene il ruolo e non mi dispiaceva come maschietto. Invece, il personaggio meno simpatico è stato quello della madre. All'inizio è apparsa tutta sorridente e disponibile, poi verso la fine c'è stata la sua caduta. Era ovvio che la bugia raccontata non poteva reggere in eterno, tuttavia è stata lei a far crollare tutto, a infrangere l'illusione e a riportare Laure alla cruda realtà. Ed è proprio per questo che alla fine l'ho odiata. Nel finale ha anche il coraggio di chiedere alla figlia perchè non va a giocare fuori con il suo gruppo di coetanei... beh, ovvio no? Dopo che è stata messa da lei in ridicolo...
Poi, la conclusione, come in realtà un pò tutta la storia, è risultata piuttosto ambigua, da possibilità di immaginazione e interepretazione. Laure, infatti, nell'ultima scena si incontra con l'amica che aveva baciato e lì, dopo averla precedentemente in parte umiliata con i suoi "amici", abbassandole i pantaloni per volere del gruppo, gli chiede il suo vero nome. A mio avviso ciò può voler dire due cose: il gioco è finito ma possiamo comunque essere amiche (l'interpretazione più brutta e cruda), oppure, dopottutto accetto quello che sei, in fondo credo mi piaci davvero, anche se sei una ragazza (quella che preferisco). Beh, naturalmente, possono esserci altre possibilità a cui io non ho pensato.
Inoltre, devo dire che, a suo modo, il film è stato piuttosto originale, non per l'argomento trattato ma per il target a cui fa riferimento. E' difficile trovare pellicole che parlano dell'ambiguità di genere, o anche, più in generale, dell'omosessualità nei pre-adolescenti, quando già si possono notare i primi segnali di anticonformismo rispetto ai modelli tradizionali. Devo dire che in parte mi è piaciuto anche per questo.
Infine, un'ultima critica, e questa volta negativa, va alla scarsa pubblicità che Tomboy ha avuto, e quindi va da sè che gli inccassi (per qunto riguarda la prima settimana) sono stati piuttosto scarsi, sebbene la critica è abbastanza buona. Certo, anche con un'adeguata pubblicizzazione gli incassi potevano essere uguali, il fatto è che non gli è stata data una possibilità.
Quindi, consiglio vivamente la visione del film, avviamente a chi è di mente aperta.
VOTO: ****
Titolo Originale: Tomboy
Paese: Francia
Genere: Drammatico
Durata: 82 minuti
Canale: Cinema
Uscita: 07 Ottobre 2011
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