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sabato 4 febbraio 2012

Recensione Sherlock

Era da un po' che non guardavo una serie tv e, incuriosita dalle ottime critiche, mi sono dilettata un po' con questa, una puntata a notte. Tuttavia, sebbene Sherlock l'abbia trovata abbastanza carina, non mi ha soddisfatta pienamente, non mi ha fatto desiderare, appena terminato un episodio, di guardare il successivo.

TRAMA 
La serie è un libero adattamento dei romanzi e dei racconti di Conan Doyle con protagonista il detective Sherlock Holmes e il suo amico e assistente, il dottor John Watson: le avventure dei due si svolgono però nella Londra odierna.
Watson è un reduce della guerra in Afghanistan e deve ancora ritrovare il suo posto nella società civile. Quando un amico gli suggerisce di trovarsi un coinquilino con cui dividere le spese di un appartamento, si ritrova a vivere con l'eccentrico Holmes.

RECENSIONE
Una settimana fa ho finito di vedere la mini serie tv (tre puntate da 90 minuti circa) della rivisitazione moderna di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle ed è stata abbastanza piacevole, anche se mi aspettavo qualcosa di più.
Il protagonista è un giovane detective privato, o come ama definirsi lui un "consulente investigativo", che con il suo fido assistente John Watson, un ex medico militare, indaga su quei casi che la polizia non è in grado di risolvere.
Premetto che su Sherlock Holmes ho letto solo "Il mastino dei Baskerville", qualche storia apocrifa e alcune notizie su wikipedia, quindi non sono certo un'esperta del personaggio e delle sue avventure.
Andando per ordine, il primo episodio si intitola "Uno studio in rosa" ed è liberamente tratto dal primo romanzo di Doyle, "Uno studio in rosso". L'episodio narra le vicende di un serial killer che uccide le sue vittime in modo che sembrino suicidi. Questa è stata anche la puntata che ho preferito, soprattutto per le atmosfere cupe e per la freddezza e il piglio aristocratico di Sherlock. Inoltre, con mio grande piacere, dall'inizio alla fine, si è cercato, attraverso sottili allusioni, di far capire il velato orientamento omosessuale del protagonista e, anche se con minor successo, di Watson.
La seconda puntata, "Il banchiere cieco", racconta il caso di un'organizzazione criminale cinese, il Loto Nero, giunta a Londra per riprendersi un 'tesoro' che aveva precedentemente rubato e che uno dei suoi trasportatori si era voluto tenere. Visto che per i trasporti utilizza più persone, due sono i possibili sospettati e quindi decide di sbarazzarsi di entrambi, nonostante ciò il tesoro non lo trova. Nel frattempo Sherlock viene incaricato di indagare sulle due misteriose morti... Questo, invece, è l'episodio che mi è piaciuto di meno. C'è meno azione e il personaggio di Watson qui appare, a mio avviso, piuttosto irritante, ricoprendo appieno il ruolo di fido cagnolino frustrato di Sherlock. Inoltre, vi fa la sua comparsa colei che sarà la fidanzata di John, sebbene per pochissimo tempo, la pediatra Sarah. Io dico: che bisogno c'era di inserirla, è solo una fonte di distrazione, inoltre, verso la fine dalla puntata, lei, persona qualunque, riuscirà a notare un particolare decisivo a cui nemmeno Sherlock aveva fatto caso (quanto mi ha irritata in quel momento...). Ciò voleva essere un modo per renderla utile?.
Infine, la terza puntata si intitola "Il grande gioco", e qui compare per la prima volta di persona Moriarty, l'acerrimo nemico di Holmes, negli altri episodi solamente nominato. Tutto inizia con il recapito a Sherlock di un cellulare, identico a quello presente nell'indagine del primo episodio, da cui viene contattato dalle vittime di un bombarolo, le quali sono tenute a dare alcuni indizi sul caso che il detective deve affrontare e quanto tempo ha per risolverlo prima di queste saltino in aria. In pratica questa puntata è una corsa contro il tempo, dove il protagonista deve risolvere più casi per salvare le vittime, per scoprire alla fine chi sta dietro a tutto questo. Qui appare all'inizio dell'episodio, e non so per quale scopo, Sarah. Per fortuna poi non si vedrà più e pare sia presente solo nella prima stagione. Ciò e la mancanza di un'adeguata atmosfera cupa (forse sarebbe stato meglio ambientare il tutto di notte) hanno fatto sì che, sebbene la più che buona costruzione della trama e degli intrecci, l'episodio non arrivasse a superare il primo che rimane il mio preferito.
In conclusione, ho apprezzato molto il fatto che la mini serie abbia rispettato i personaggi inventati da Doyle, non stravolgendoli, e a tal proposito mi riferisco soprattutto a Sherlock Holmes, distaccato e aristocratico (in particolar modo nella prima puntata) sebbene trapiantato nel ventunesimo secolo. Nonostante ciò non mi ha coinvolto come mi aspettavo. Spero che nella seconda stagione, con l'entrata di Irene Adler, le cose diventino più interessanti.
VOTO: *** 1/2

Titolo Originale: Sherlock 
Paese: Regno Unito
Genere: Giallo, Drammatico
Stagioni: 3+
Canale:
Italia 1
Puntate: 3

2 commenti:

  1. A me complessivamente è piaciuto, ho visto anche la 2^ serie (la seconda puntata era sottotono), però l'originale ha quel fascino in più!
    Ciao!

    RispondiElimina
  2. A quanto pare tutte le seconde puntate sono cronicamente inferiori alle altre.
    La seconda serie la guarderò più avanti, quando avrò un pò più di tempo, però ciò che mi piace in quest'ultima è il fatto che entrerà in scena Irene Adler, in versione abbastanza inedita da come la descrive originariamente Doyle. Mi aspetto scintille, e non mi riferisco certo ad una possibile relazione con Sherlock (perchè fortunatamente non ci sarà mai, almeno secondo l'attuale intenzione dello sceneggiatore).
    Ciao

    RispondiElimina