P.S. La recensione contiene qualche piccolo spoiler.
TRAMA
Fin da quando è nata, a Jem capita una cosa strana: intravvede una serie di otto numeri negli occhi delle persone. Anche in quelli della mamma, 10102001. Per anni non dà importanza alla cosa, pensa sia solo una fantasia di bambina... Quando però sua madre muore il 10-10-2001 capisce tutto: quei numeri corrispondono alla data di morte di chi le sta intorno. Da quel momento la sua vita cambia, non è più una ragazza come le altre, ora ha un terribile segreto. E isolarsi dagli altri sembra l'unica soluzione per nasconderlo. Solo Spider, un compagno di scuola, si rifiuta di lasciarla sola e per lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un pomeriggio decidono di fare un giro sulla ruota panoramica di Londra, ma quando Jem si rende conto che tutte le persone in fila possiedono la stessa data di morte, che è proprio quello stesso giorno, intuisce che sta per accadere qualcosa di terribile... Prende la mano di Spider e insieme a lui scappa, mentre una bomba esplode. Ora lei e Spider non possono far altro che nascondersi perché la polizia pensa che i terroristi del London Eye siano proprio loro...
RECENSIONE
L’altro ieri ho concluso questo libro e, nonostante il mio voto non altissimo, l’autrice è stata davvero brava e non banale, per lo meno in alcuni punti.
La storia inizia con delle evidenti somiglianze con L'anime Death Note, tuttavia poi se ne discosta completamente vertendo su temi più profondi e delicati. La protagonista è Jem, una quindicenne orfana capace di vedere scritta negli occhi la data di morte di chi le sta attorno. Un giorno lei ha modo di conoscere un ragazzo della sua classe, Spider, con cui diventerà pian piano amico; tutto sembra proseguire bene tranne per il fatto che a quest’ultimo gli rimangono solo tre mesi di vita. Poco dopo la situazione precipita. I due ragazzi vengono accusati di aver fatto esplodere la ruota panoramica del London Eye e sono costretti a fuggire. Durante la fuga accadrà di tutto e di più fino a quando fuggire non sarà più possibile e sia Jem, sia Spider dovranno affrontare la realtà… letteralmente.
In questo romanzo vengono affrontati temi come l’ineluttabilità della vita e l’importanza di viverla con gioia fino in fondo, sebbene questa sia breve. Queste tematiche delicate sono state sapientemente adattate dall’autrice ad una fascia adolescenziale non banalizzandole. Nonostante tutto dei cliché ci sono comunque come la classica storiella romantica tra i due protagonisti che inevitabilmente serve ad attirare i lettori, soprattutto le lettrici, e a rendere più “leggero” il libro. In fondo, che romanzo Young Adult sarebbe se mancasse la storiella d’amore?
Questo libro, poi, è piuttosto “asciutto” e a volte poco realistico quando invece vorrebbe esserlo, soprattutto nel momento in cui tutto sembra andare storto e in uno stato di crisi si materializza un aiuto improvviso rendendo meno cupo il romanzo.
Infine, e qui faccio un po’ di spoiler, la conclusione non è banale tuttavia non ho gradito molto il fatto che Jem all’età di quindici anni rimanga incinta. Questo lo dico perché io penso che avere un bambino a quell’età equivalga a rovinarsi la vita, comunque questo succede solo alla fine e quindi ho potuto apprezzare tutto il resto del libro.
Concludo sostenendo che il romanzo non è stato di per sé brutto ma non riesco a dargli più di 3/5 perché non mi ha coinvolto come speravo per via delle tematiche trattate, troppo cupe, e perché in questo momento mi capita di pensare alla morte e a tutto ciò che si collega ad essa più di quanto vorrei. Numbers può definirsi autoconclusivo anche se è il primo libro di una trilogia che, senza dubbio, proseguirò.
VOTO: ***
In questo romanzo vengono affrontati temi come l’ineluttabilità della vita e l’importanza di viverla con gioia fino in fondo, sebbene questa sia breve. Queste tematiche delicate sono state sapientemente adattate dall’autrice ad una fascia adolescenziale non banalizzandole. Nonostante tutto dei cliché ci sono comunque come la classica storiella romantica tra i due protagonisti che inevitabilmente serve ad attirare i lettori, soprattutto le lettrici, e a rendere più “leggero” il libro. In fondo, che romanzo Young Adult sarebbe se mancasse la storiella d’amore?
Questo libro, poi, è piuttosto “asciutto” e a volte poco realistico quando invece vorrebbe esserlo, soprattutto nel momento in cui tutto sembra andare storto e in uno stato di crisi si materializza un aiuto improvviso rendendo meno cupo il romanzo.
Infine, e qui faccio un po’ di spoiler, la conclusione non è banale tuttavia non ho gradito molto il fatto che Jem all’età di quindici anni rimanga incinta. Questo lo dico perché io penso che avere un bambino a quell’età equivalga a rovinarsi la vita, comunque questo succede solo alla fine e quindi ho potuto apprezzare tutto il resto del libro.
Concludo sostenendo che il romanzo non è stato di per sé brutto ma non riesco a dargli più di 3/5 perché non mi ha coinvolto come speravo per via delle tematiche trattate, troppo cupe, e perché in questo momento mi capita di pensare alla morte e a tutto ciò che si collega ad essa più di quanto vorrei. Numbers può definirsi autoconclusivo anche se è il primo libro di una trilogia che, senza dubbio, proseguirò.
VOTO: ***
Autore: Rachel Ward
Editore: Piemme
Pagine: 368
Prezzo: € 16,00
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