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domenica 11 dicembre 2011

Recensione La Biblioteca dei Morti

Entro oggi arriveranno altri post, nel frattempo, in occasione della recente uscita del nuovo romanzo di Glenn Cooper, inserisco la mini recensione dell'unico suo romanzo che ho letto: La Biblioteca dei Morti. Questa l'ho scritta tempo fa e ora mi sono limitata ad un copia-incolla.

TRAMA
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

RECENSIONE
Qualche giorno fa ho concluso questo libro e non è così male come ho avuto modo di leggere a volte in rete.
La prima parte del romanzo risulta abbastanza noiosa perché si limita a introdurre il tema trattato, mentre successivamente tutto diventa più dinamico con tanto di inseguimenti on the road e il cacciatore si trasforma improvvisamente in preda.
Quando leggevo, a volte ho pensato all’anime Death Note, non so perché, visto che le due storie non hanno collegamento, forse per via dell’atmosfera e il destino già scritto.
A me sono piaciute soprattutto le digressioni nel passato perché è lì che tutto comincia e si svela il mistero.
Non mi è piaciuto, invece, il fatto che fin dall’inizio si intuisse già chi fosse il colpevole, togliendo così suspense al romanzo e curiosità al lettore.
Inoltre, come purtroppo succede in diversi thriller e gialli, tutto è fin troppo costruito e il protagonista sembra infallibile.
La storia narra di un bambino nato il 7 luglio del 777 che all’età di cinque anni comincia a scrivere strani nomi e date le quali ben presto si riveleranno quelle di nascita e di morte di tutte le persone nel mondo e vanno dal 777 al 2027. Ciò sembra poi essere stato sepolto e dimenticato fino al 29 gennaio 1947 quando un gruppo di archeologi trovano una strana quanto macabra biblioteca che risale al medioevo e denunciano la scoperta al governo. Si passa poi al 22 maggio 2009 quando a New York si verificano misteriosi casi di morte diversissimi tra loro collegati solo dal fatto che tutte le vittime poco prima di morire hanno ricevuto una cartolina con una bara e la data della loro morte.
Concludo con il dire che il romanzo, nonostante i suoi difetti, può rivelarsi una buona lettura anche se non eccezionale. Il mio voto complessivamente sarebbe 3,5/5 stelline ma considerando che è i mezzi voti non esistono e Glenn Cooper è uno scrittore esordiente si può arrivare a 4/5.
VOTO: ****

Titolo: La Biblioteca dei Morti
Autore: Gleen Cooper
Editore: Nord
Pagine: 439
Prezzo: € 18,60

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