P.S. Nella recensione potrebbe esserci qualche leggero spoiler.
TRAMA
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
RECENSIONE
Circa due settimane fà ho concluso questo romanzo e ne sono rimasta molto sorpresa, anche se, inevitabilmente, alcuni elementi disturbanti li ho trovati. Ammetto che inizialmente avevo molti pregiudizi, dettati soprattutto dal fatto che il libro è un YA. Va da sé che mi sono messa a leggerlo (e ho partecipato al giveaway di Keira per vincerlo) solo perché di lì a poco sarebbe uscito il film nelle sale cinematografiche italiane.
Questo è il primo di sette romanzi e racconta la storia di sette (poi otto) ragazzi che decidono di andare per qualche giorno in campeggio all'Inferno, un canalone profondo, pieno di massi, alberi e cespugli spinosi; un luogo in cui prima nessuno aveva messo piede, eccetto l'Erimita... o almeno così racconta la leggenda popolare dell'assassino che prima ha ammazzato moglie e figlio. Al loro ritorno, tuttavia, si accorgono subito che qualcosa di strano è successo: tutta la campagna è deserta e gli animali sono mezzi morti. A poco a poco i ragazzi si rendono conto che il paese è stato invaso da forze armate ignote e gli abitanti sono stati fatti prigionieri. Ora loro dovranno decidere cosa fare...
Questo volume è senza dubbio pieno di azione e colpi di scena, che ti costringono a rimanere incollato alle pagine, anche se, comunque, non si è ancora entrati nel vivo della battaglia, la quale si svilupperà solo nei prossimi libri. L'introduzione è comunque molto accattivante e fa ben sperare, almeno sotto questo punto di vista.
Mentre, l'altro punto di vista, che non ho apprezzato molto, è l'inserimento dell'inevitabile cotta adolescenziale e del poco credibile, e alquanto "immaginario", triangolo amoroso. Già all'inizio del romanzo si presenta la coppia fissa Corrie-Kevin, poi, durante il campeggio, si sviluppa una prima cotta di Homer per Fi, la quale inizialmente sembra non ricambiare, infine, durante la trasformazione da ragazzi di campagna in guerriglieri, improvvisamente spunta fuori questa cotta di Ellie, la protagonista e narratrice della storia, per Lee, che fino ad un'attimo prima è stato relegato al ruolo di personaggio secondario poco citato. Altrettanto improvvisamente, poi, Ellie comincia a guardare in modo diverso Homer, prima considerato come un fratello. In realtà, questo triangolo è solo nella sua mente perché da fuori non traspare, salvo per una quasi intuizione di Lee alla fine. Da notare che, come si è autocostruito, questo triangolo si è anche autodisciolto, quando la protagonista è arrivata alla conclusione che quella per Homer era solo attrazione fisica, dettata soprattutto per una forma di gelosia verso la sua amica Fi. Degli otto gli unici a non avere una relazione tra di loro sono Chris e Robyn... ma infondo questo è il primo volume... ci sarà tempo...
Durante la narrazione molti pensieri della protagonista sono concentrati sui suoi amori e non sulla situazione critica che sta vivendo, infondo c'è una guerra in atto, i suoi genitori sono stati rapiti e si deve nascondere dagli invasori per non essere catturata, ecco, forse l'amore non dovrebbe essere tra le sue priorità, o meglio, magari anche sì, visto che nella disperazione si va sempre in cerca di consolazione, ma non nel modo che lo descrive l'autore, ci si aspetta un amore maturo, graduale, che comprenda molte sfaccettature, insomma tutto ciò che qui non c'è. Quindi, considerando quello detto sopra, i pensieri di Ellie, e un po' di tutti, dovrebbero essere un attimo più profondi. Al contrario, ho notato molta superficialità, senza dubbio dovuta soprattutto al fatto che si tratta di uno YA, ma ciò non la giustifica completamente. Inoltre, questa superficialità sarebbe attenuata se l'autore avesse raccontato le vicende utilizzando a turno tutti gli otto punti di vista e non solo uno.
Poi, qui si parla di coppie e inevitabilmente di sesso, nonché, in un punto, di perdita della verginità (anche se mancata). Ecco, visto che il romanzo è dedicato ad un pubblico adolescenziale, e quindi in formazione, magari scrivere qualche riga sull'importanza dei rapporti protetti non sarebbe stata una cattiva cosa. Riporto un brano del libro che ha sfiorato l'argomento e mi ha abbastanza deluso: "Nel frattempo Kevin cercava di aggiungere cose alla lista, tra cui i preservativi sembravano quella più importante. Appena li scriveva, Corrie li cancellava, finché sul foglio c'erano più linee che cose." (p. 105-106).
In ogni caso, nonostante sopra mi sia soffermata molto sugli aspetti negativi, tutto sommato il romanzo mi è piaciuto. Il finale aperto lascia spazio all'immaginazione e a nuovi interessanti sviluppi. Consiglio "Il Domani che Verrà" a tutti gli adolescenti (ma anche ai più grandicelli con mente aperta) che vogliono leggere qualcosa di avventuroso ma leggero, senza farsi alte aspettative.
Infine, il voto non è proprio 4/5 stelline ma ci si avvicina.
VOTO: *** 1/2 +
Titolo: Il Domani che Verrà
Autore: John Marsden
Editore: Fazi
Pagine: 250
Prezzo: € 14,90
io ce l'ho e sono mooooooolto curiosa di leggerlo :))))
RispondiEliminaI romanzi del genere "I sopravvissuti" mi ispirano sempre, poi bisogna vedere come sono scritti e strutturati...ma visto che lo hai promosso, lo metto in wish-list.
RispondiEliminaP.S. : il film non è male, niente di imperdibile, ma si lascia guardare!